9 Novembre – Malga Sunio

Descrizione:
Malga Sunio sorge al centro di un ampio prato, all’interno di un grande avvallamento compreso tra Monte Sunio a est e Cima Fàvaro a ovest, dal quale si può godere uno splendido panorama che spazia su tutta la pianura. Appena sopra la malga passa la cosiddetta “Strada del Generale”, importante collegamento realizzato durante la Prima Guerra Mondiale.
Nelle vicinanze si trovano ancora le Vasche di Sunio utilizzate per l’approvvigionamento di acqua potabile dai reparti italiani che si trovavano in prima linea. Dal piazzale delle scuole primarie di Caltrano a quota 241m prendiamo il sentiero 677 che sale prima sul fianco orografico destro in buona parte boschivo della Val Grande e poi sul lato orientale delle
“Pianezze” dove inizia il tratto più impegnativo con numerosi tornanti, molti dei quali scavati nella roccia. Le tracce delle opere militari costruite al riparo dai tiri delle artiglierie austro-ungariche si presentano evidenti e importanti: ricoveri, postazioni, trinceramenti. Verso quota 820m in direzione est il sentiero aggira il “Costo Grumo” e supera con numerosi zig-zag la parte più severa del percorso fino a raggiungere a circa quota 1.000m “la Portesela”
varco presidiato da un tornello che immette sui pascoli di Malga Sunio. Per percorso non obbligato saliamo sino alla malga e poi alla Croce di Sunio 1.265m splendido belvedere sulla pianura. Il ritorno sarà effettuato scendendo per il sentiero 681 sino a Tezze di Camisino. Passeremo sotto alla caratteristica chiesetta di Santa Rita e attraversando l’impluvio di La Costa arriveremo sino al luogo di partenza.

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2 Novembre – Giro della Nosiola, dove il vino diventa Santo

Escursionismo

Descrizione:
Escursione ad anello nella Valle dei Laghi, faremo il giro del lago di Toblino con il suo incantevole castello e del vicino lago di Santa Massenza. Si cammina avendo l’acqua sempre al centro, ma immersi nei vigneti di un uva bianca autoctona Trentina: la Nosiola. Da queste uve, fatte appassire per cinque mesi e pigiate, per tradizione, nella Settimana Santa, si ricava uno dei migliori passiti d’Italia, il Vino Santo Trentino Doc, presidio Slowfood. Si parte da Padergone, sede di Casa Caveau, un antico essicatoio, trasformato in un museo dedicato al vino Santo, poi per il piccolo borgo di Santa Massenza, che con i suoi alambicchi e quindi, fuochi, fumi e vapori, è descritta come la capitale Italiana della grappa. Qui c’è infatti il maggior numero di distillerie per abitante. Si passa accanto alla centrale idroelettrica, l’impianto più potente del Trentino, e per la passerella entriamo a Sarche, poi per ponte Oliveti e rientro per Calavino.

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